The Triumph of Don Quixote

L’opera prende spunto da una celebre incisione di Gustave Doré, Il Don alla sua prima sortita. Rispetto all’originale Riccardo Toso Borella, oltre ad adattare l’opera su una forma del tutto diversa e a tutto tondo, arricchisce di senso il cielo nuvoloso, restituendo il senso profondo della figura letteraria. Nel cielo l’artista evoca i celebri mulini a vento, simbolo della lotta dell’uomo contro i propri limiti e contro le illusioni. Sono le illusioni la cifra contenutistica di quest’opera e dell’opera letteraria di Cervantes cui si ispira lo stesso Doré. Sono le proiezioni di queste ad abitare i cieli e gli orizzonti mentali del Don. Sono i fantasmi a guidarlo nella sua avventura e a motivarla. La follia però è anche uno squarcio di verità, e la trasparenza del vetro permette di saperla scorgere, al di là delle nubi.